In cerca della percezione perduta: uomini, topi e tartarughe nell’etnobiologia del latino mus marinus

Attraverso lo studio degli etnobionimi descrittivi è possibile ricostruire la percezione “culturale” di un organismo anche per le società antiche. È ciò che si cerca di fare per mus marinus (lett. ‘topo marino’), zoonimo interpretato come un errore grossolano di Plinio, che avrebbe frainteso un pass...

Full description

Saved in:
Bibliographic Details
Main Author: Andrea Guasparri
Format: Article
Language:deu
Published: Università degli Studi di Ferrara 2015-12-01
Series:Annali Online dell'Università di Ferrara. Sezione Lettere
Subjects:
Tags: Add Tag
No Tags, Be the first to tag this record!
Description
Summary:Attraverso lo studio degli etnobionimi descrittivi è possibile ricostruire la percezione “culturale” di un organismo anche per le società antiche. È ciò che si cerca di fare per mus marinus (lett. ‘topo marino’), zoonimo interpretato come un errore grossolano di Plinio, che avrebbe frainteso un passo di Aristotele riferito alla tartaruga palustre europea per riferirsi ad un animale non meglio precisato. In realtà l’analisi etnotassonomica ed etnobiolinguistica del termine, insieme alla ricostruzione dei tratti percepiti come tipici del topo nel mondo antico, portano alla tartaruga liuto, una tartaruga marina ben diversa da Caretta caretta, la più comune nel Mediterraneo.
ISSN:1826-803X