DINAMICHE DI COESIONE E COLLISIONE NEL CONTESTO DELLE ESPERIENZE MIGRATORIE AUTOBIOGRAFICHE NEL TERZO MILLENNIO: IL CINEMA TRANSCULTURALE E LA PEDAGOGIA DEL DISAGIO AL SERVIZIO DELL’APPRENDIMENTO DELL’ITALIANO

Questo contributo si sofferma su discorsi autobiografici e questioni di migrazione nel Cinema transculturale contemporaneo di stampo italofono con l’intento di individuare i nessi tra cinema e letteratura, tra esperienze migratorie autobiografiche e le dinamiche di coesione e collisione utilizzabil...

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Main Authors: Dagmar Reichardt, Ada Plazzo
Format: Article
Language:English
Published: Milano University Press 2025-06-01
Series:Italiano LinguaDue
Online Access:https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/29079
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Description
Summary:Questo contributo si sofferma su discorsi autobiografici e questioni di migrazione nel Cinema transculturale contemporaneo di stampo italofono con l’intento di individuare i nessi tra cinema e letteratura, tra esperienze migratorie autobiografiche e le dinamiche di coesione e collisione utilizzabili nell’ambito dell’apprendimento dell’italiano, e quindi tra le realtà sociali postmoderne e la pedagogia in generale. Focalizzando il leitmotiv di Guerra e Pace come assioma trasversale e trasformativo, attraverso un’analisi transmediale comparata del documentario Guerra e pace (2020) di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, in relazione al film L’ordine delle cose (2017) di Andrea Segre, si esplorano le intricate dinamiche della migrazione nel contesto dell’attuale cinema transculturale italofono (Reichardt/Plazzo 2023). L’obiettivo è rivalutare non solo il genere del Transcultural Cinema (MacDougall 1998), particolarmente utile nelle classi multietniche, ma anche la trasformativa capacità del disagio secondo la Pedagogy of Discomfort, che – da La pedagogia degli oppressi di Paulo Freire (1971) alla Pedagogia del disagio (Boler 1998) – promuove non solo una sensibilizzazione riguardo alle questioni migratorie, all’identità post memorativa e alla convivenza transculturale nell’Italia postmoderna. Ma i rispettivi metodi didattici attivano anche nei corsi d’Italiano LS, L2 e L3 l’ascolto dell’Altro, la cura della comunicazione non-violenta (Rosenberg 1999) e con ciò l’ampliamento di autentiche voci che narrano esperienze vissute.   Dynamics of cohesion and collision in the context of autobiographical migration experiences in the third millennium: Transcultural Cinema and the pedagogy of discomfort at the service of learning Italian This paper focuses on autobiographical discourses and migration issues in contemporary Italian-language Transcultural Cinema with the aim of identifying the connections between cinema and literature, between autobiographical migratory experiences and the dynamics of cohesion and collision that can be used in the context of learning Italian, and therefore between postmodern social realities and pedagogy in general. Focusing on the leitmotif of War and Peace as a transversal and transformative axiom, through a comparative transmedia analysis of the documentary Guerra e pace (2020) by Massimo D’Anolfi and Martina Parenti, in relation to the film L’ordine delle cose (2017) by Andrea Segre, the intricate dynamics of migration are explored in the context of current Italian-language transcultural cinema (Reichardt/Plazzo 2023). The aim is to reevaluate not only the genre of Transcultural Cinema (MacDougall 1998), particularly useful in multi-ethnic classes, but also the transformative capacity of discomfort according to the Pedagogy of Discomfort, which – from Paulo Freire’s Pedagogy of the Oppressed (1970) to the emotions and education of Feeling Power (Boler 1998) – promotes not only an awareness of migration issues, post-memory identity and transcultural coexistence in postmodern Italy. But the respective teaching methods also activate in the Italian LS, L2 and L3 courses the listening to the Other, the care of Nonviolent Communication (Rosenberg 1999) and, thus, the expansion of authentic voices that narrate lived experiences.
ISSN:2037-3597