Attraversamento di sottospazi simbolici: esempi di letteratura italiana sulla pandemia di Covid-19

Partendo dalla considerazione che la pandemia di Covid-19 ha dato origine ad un inedito rapporto tra spazio privato e spazio pubblico, l’articolo si concentra su due romanzi scritti in Italia che hanno al centro la pandemia di Covid-19 e in particolare il primo lockdown: C’era una volta adesso (202...

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Bibliographic Details
Main Author: Tommaso Meozzi
Format: Article
Language:deu
Published: Beate Kern / María Teresa Laorden Albendea / Joris Lehnert 2025-06-01
Series:apropos [Perspektiven auf die Romania]
Subjects:
Online Access:https://journals.sub.uni-hamburg.de/apropos/article/view/2254
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Description
Summary:Partendo dalla considerazione che la pandemia di Covid-19 ha dato origine ad un inedito rapporto tra spazio privato e spazio pubblico, l’articolo si concentra su due romanzi scritti in Italia che hanno al centro la pandemia di Covid-19 e in particolare il primo lockdown: C’era una volta adesso (2020) di Massimo Gramellini e Reality (2020) di Giuseppe Genna. Attraverso il concetto di “spazio letterario” teorizzato da Jurij Lotman, si mostra come i testi presi in esame consentano un attraversamento tra diversi sottospazi simbolici: se C’era una volta adesso si focalizza sullo spazio privato del protagonista, che tuttavia in seguito assume un significato politico, Reality tende verso la scomparsa del narratore-protagonista, che diventa un “occhio” rivolto verso l’esterno, in grado di attraversare gli spazi tabuizzati della pandemia. 
ISSN:2627-3446